Trasformare gli scarti:
da voce di costo a risorsa
I “Distretti Circolari” sono basati su una innovativa tecnologia chiamata “waste-to-chemicals”, sviluppata da NextChem, societa’ del Gruppo Maire Tecnimont, che prevede la trasformazione di rifiuti non riciclabili in un gas sintetico, il cosiddetto syngas, attraverso il recupero di carbonio e idrogeno contenuti nei rifiuti stessi.
Una volta purificato da sostanze residue come cloro, zolfo e metalli vari, il syngas può essere utilizzato in sostituzione del gas naturale nei processi industriali oppure convertito in tre tipologie di “prodotti circolari”:
- Metanolo
- Etanolo
- Idrogeno
Questi prodotti vengono definiti circolari perché riutilizzabili in altre filiere dell’industria manifatturiera, per la produzione di nuove plastiche o come carburante a basse emissioni per la mobilità sostenibile
Distretto con tecnologie rinnovabili e un impianto di riciclo chimico, denominato “waste to methanol/H2″.
Gli scarti della filiera del riciclo della plastica (plasmix) e gli scarti di lavorazione del rifiuto indifferenziato residuo saranno trattati e trasformati in metanolo, con possibilità di produzione di idrogeno.