Il Distretto Circolare di Empoli

Il Distretto Circolare di Empoli è la proposta tecnologica green che consente di chiudere il ciclo dei rifiuti e risolvere il deficit impiantistico, in sinergia con le filiere industriali e il sistema produttivo locale.

Fondato su tecnologie innovative applicate a un impianto di riciclo chimico, denominato “waste to methanol/H2″, il progetto si pone l’obiettivo di trattare gli  scarti degli impianti di trattamento dei rifiuti da raccolta differenziata e gli scarti di lavorazione del rifiuto indifferenziato residuo, trasformandoli in metanolo e con possibilità di produzione di idrogeno.

La tecnologia di conversione
chimica

Grazie alla tecnologia waste-to-chemicals, l’impianto sarà in grado di trattare fino a 250 mila tonnellate di rifiuti ogni anno e di generare prodotti circolari:

il metanolo, che può essere utilizzato sia nella realizzazione di biocarburanti e carburanti a carbonio riciclato, sia nei cicli produttivi dell’industria chimica, seguendo gli indirizzi della direttiva europea RED2 per la decarbonizzazione;

in prospettiva: l’idrogeno, attraverso una forte integrazione con le filiere locali del vetro.

Attraverso il processo di conversione chimica, il modello waste-to-chemicals permetterà per la prima volta in Italia di poter recuperare diverse frazioni presenti nei rifiuti, impossibili da riciclare meccanicamente fino a questo momento.

Questa soluzione consentirà una riduzione complessiva fino al 70% della quantità di CO2 emessa in atmosfera e la realizzazione di prodotti circolari e combustibili di seconda generazione “a carbonio riciclato” – quindi a bassa impronta carbonica in linea con la Direttiva Europea sulle Rinnovabili – contribuendo così all’indipendenza energetica del Paese.

Decarbonizzazione e sinergia con l’industria locale

Dopo le fasi autorizzative, il periodo di costruzione avrà la durata di circa 30 mesi, con un investimento previsto di circa 400 milioni di euro.
Il Distretto impegnerà circa seicento addetti in fase di costruzione e circa duecento occupati, tra diretti e indiretti, a regime. L’impianto sarà realizzato nell’area industriale del Terrafino,  caratterizzato da un’ottima logistica e a una integrazione con i poli del riciclo meccanico già presenti nell’area industriale.

Un nuovo concept di
design industriale con:

Un nuovo concept di
design industriale con:

Il Prof. Marco Casamonti 

Docente alla Facoltà di Architettura di Genova, avrà il compito di lavorare a un progetto sostenibile e di grande qualità architettonica, ben inserito nel contesto territoriale e co-progettato nel confronto con la comunità.

Il Prof. Stefano Mancuso

Scienziato e botanico, professore all’Università di Firenze, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV), darà il proprio contributo sul progetto, che dovrà avere una stretta interazione con la presenza del verde e delle piante, lavorando a una stretta collaborazione del Distretto Circolare di Empoli con il sistema della ricerca.

Coinvolgimento e partecipazione del territorio

Il processo di progettazione del nuovo distretto circolare di Empoli è stato accompagnato sin dall’inizio da un percorso di coinvolgimento e ascolto del territorio. Esso caratterizzerà tutte le fasi di progetto e di realizzazione del distretto, attraverso una serie di attività e percorsi di partecipazione:

INCONTRI DI PRESENTAZIONE SUL PROGETTO DISTRETTO CIRCOLARE DI EMPOLI

Empoli, Palazzo delle Esposizioni ottobre – novembre 2022
Alia Servizi Ambientali SpA
e Alleanza Circolare promuovono tre incontri pubblici

Resident Advisory Board (RAB)

Per favorire il coinvolgimento della comunità, sarà costituito un organismo di partecipazione dal basso, il RAB (Resident Advisory Board).
Il RAB sarà formato da membri indicati dai cittadini e dalle istituzioni e avrà il compito di monitorare e controllare l’attività e l’impatto ambientale del nuovo impianto e consentire un dialogo costante con la cittadinanza e il suo coinvolgimento in iniziative di informazione e partecipazione.

In particolare, seguirà:

– Il percorso di elaborazione del progetto da parte dei progettisti incaricati
– Il percorso di autorizzazione del progetto da parte degli organismi preposti
– I lavori di costruzione dell’impianto
– Il processo di attivazione dell’impianto
– Tutte le attività dell’impianto in funzione